6 OTT | UMBERTO GALIMBERTI

6 OTT | UMBERTO GALIMBERTI

venerdì 6 ottobre 23

Ore 16.00

ASSOLO

L’UOMO, LA NATURA E LA TECNICA. UN FILO DA RICUCIRE

L’etica di cui disponiamo, che assume l’uomo come fine di tutte le cose e che regola i rapporti tra gli uomini solo nel limite temporale delle loro biografie senza sporgere lo sguardo sulle generazioni future, è un’etica assolutamente inadeguata all’età della tecnica. Oggi il pericolo non viene più, come un tempo, dalla natura, ma dal potere conseguito dall’uomo per dominarla in una forma che, oltrepassando ogni misura, non si limita al suo uso, ma si spinge fino alla sua usura. Come scriveva Sofocle: «La natura ha forze tremende, eppure, più dell’uomo, nulla è tremendo». Il nostro “potere di fare” è diventato enormemente superiore alla nostra “capacità di prevedere” gli effetti del nostro fare. È questa la capacità che è venuta meno all’uomo d’oggi. È in questa inadeguatezza il suo massimo rischio. Come contenere tanta dismisura? Come tornare ad attribuire alla natura un significato cosmologico?




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