Uno straordinario rito sonoro di Mariangela Gualtieri, con la guida di Cesare Ronconi.
«Abito da più di vent’anni in una campagna incolta. Sotto casa c’è un bosco nel quale mi addentro ogni volta che posso. Mi sono accorta che questo paesaggio ha cambiato i miei pensieri, è entrato dentro il respiro e nel cuore, e in modo inspiegabile mi ha portato a scrivere tante poesie, forse nel tentativo sbalordito di avvicinarmi a questo Naturale sconosciuto, a questo tutto nato, tutto vivente e brulicante. Questo paesaggio è per me fonte di gioia quotidiana e anche di spavento, a volte, col suo buio popolato, con la sua violenza che schianta, col suo eros traboccante. Ogni parola di questo mio rito sonoro posso pensarla come dettata da qualcosa che credevo di conoscere e che invece rinnova in me e attorno a me il suo enigma, lasciandomi così spesso a bocca aperta».
A Roma non piove da tre anni e la mancanza d’acqua stravolge regole e abitudini. Le esistenze dei protagonisti sono legate in un unico disegno beffardo e tragico, mentre cercano ognuno la propria redenzione. Il film ha ottenuto 5 candidature ai Nastri d’Argento, 4 candidature e 2 premi ai David di Donatello.